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Sostegno psicologico nel superamento di Periodi di difficolta

“Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.” Lao Tzu

La vita ci porta inevitabilmente ad affrontare sfide e momenti dolorosi, si può perdere la strada, sentirsi confusi o tristi; che questi avvengano per eventi esterni non controllabili o per difficoltà personali percepite, è importante intervenire attivamente su di essi e rompere il circolo vizioso alla base della sofferenza psicologica. L’approccio breve strategico si basa sulla logica non ordinaria, utilizzando stratagemmi che consentono di indagare nelle problematiche, nelle percezioni e nelle reazioni che cristallizzano il problema e superare le difficoltà che la ragione non è in grado di affrontare.

Fobie e Attacchi di Panico:

Esistono tante paure quante è possibile immaginarne.Per Fobie si intendono tutte quelle paure o quegli stati di apprensione fuori soglia che possono essere legati sia a specifici oggetti (come ad es. di certi animali od oggetti), che a situazioni (eventi atmosferici, situazioni affollate, etc…) o pensieri (pensieri intrusivi di catastrofi o di eventi dolorosi, e simili...), che portano man mano ad evitare le situazioni temute o a proteggersi da esse fino a limitare profondamente le proprie esperienze di vita.

Per Panico si intende l’insorgenza improvvisa di intensa apprensione, paura o terrore, spesso associati con una sensazione di catastrofe imminente. Durante questi attacchi, simili a tsunami emozionali, sono presenti sintomi come dispnea, palpitazioni, dolore o fastidio al petto, sensazione di asfissia o di soffocamento, e paura di morire, “impazzire” o di perdere il controllo.

Il problema da attacchi di panico e le varianti ad esso collegate rappresentano l’area di maggior efficacia terapeutica della Terapia Breve Strategica (circa 95% di casi risolti).

“Un giorno la paura bussò alla porta. Il coraggio aprì e non trovò nessuno”. Martin Luther King

Ansia sociale:

“Solo se hai paura di te stesso, avrai paura degli altri. Se ami te stesso, ami gli altri” Osho

L’ansia sociale può manifestarsi nella sua esasperazione anche con attacchi di panico in momenti che comportano un contatto sociale. Non è considerata come una fobia, ma come una forma di ossessione e paura del rifiuto e del giudizio degli altri. Genera stati d’ansia invalidanti che la persona non riesce a gestire, portandola a limitare quando possibile incontri, conoscenze o l’esposizione a gruppi sociali, ciò comporta grande sofferenza, nonché il rischio di rinunce e perdita di opportunità importanti per la propria crescita lavorativa, scolastica e/o relazionale.

Disturbi sessuali e di coppia:

“Se incontrarsi resta una magia, è non perdersi la vera favola.” A.Gramellini

Le relazioni di tipo affettivo, di qualunque tipologia esse siano, hanno bisogno di un costante flusso di attenzioni, crescita, cambiamento, fiducia e comprensione, che non sempre (nella monotonia della quotidianità o nella tempesta degli eventi di vita) sono facili da tenere a galla.

Parte delle relazione affettiva è formata dalla sessualità, che è uno dei bisogni e delle espressioni principali dell’essere umano.
La terapia breve strategica e l’ipnosi sono delle procedure d’intervento terapeutico efficaci nella risoluzione dei disturbi o delle difficoltà che possono emergere in questa sfera.
Questo modello si focalizza principalmente sul funzionamento della dinamica disfunzionale e sulle modalità e strategie utili per interromperla promuovendo il cambiamento dell’individuo e della coppia. Infatti è possibile che sia anche la dimensione duale della coppia, che crea o aumenta (anche se non intenzionalmente e con le migliori intenzioni) il problema in base alle proprie aspettative percezioni ed interazioni.

Uno studio condotto da Giorgio Nardone et all. (2004) ha dimostrato che il tasso di successo rispetto a tali problematiche è del 85%.

Disturbo Ossessivo-Compulsivo e Ossessioni mentali:

“Io non ho idee, ma ossessioni. Le idee può averle chiunque. Le idee non hanno mai fatto sprofondare nessuno”. E.M. Cioran

Nel DOC la vita della persona perde progressivamente il proprio ritmo naturale e la propria quotidianità e viene scandita dai rituali indotti dalla compulsione (che diventa irrinunciabile), o dai pensieri fissi e dalle immagini disturbanti generati dall’ossessione. Questi disturbi, se lasciati agire indisturbati, finiscono per crescere ed occupare la totalità della giornata della persona, fino a rompere completamente l’equilibrio ed intaccare tutte le aree di vita.

Problemi di studio:

“Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo” L.Buscaglia 

Ridefinire i problemi di studio non come un prodotto della mancata volontà o carenza di capacità ma come di un problema da risolvere dovuto a tecniche e azioni disfunzionali ci permette di aprire varie possibilità operative di intervento e tecniche focalizzate sul problema, visto ora come risolvibile. Molto spesso infatti sono le tecniche utilizzate per “autoimporsi” di studiare ed i pensieri continui associati allo studio a provocare i blocchi. 

“La spontaneità prospera nella libertà e svanisce sotto il vincolo”. P. Watzlawick

Disturbi alimentari:

“L’abbandono più grande è quello verso se stessi” C.Badini

 Nei disturbi alimentari, che siano essi anoressia, bulimia oppure obesità, il modello strategico è considerato efficace: studi condotti dal Dr. Giorgio Nardone hanno evidenziato alte percentuali (circa l’85%) di risoluzione positiva di patologie connesse con l’alimentazione ed il cibo. Il ruolo del cibo, diventato centrale nella vita del soggetto, deve essere riportato ad un vero ed equilibrato concetto di piacere. Sia le abbuffate che le restrizioni fanno perdere infatti il contatto emozionale piacevole con il gusto. Solo in questo modo è possibile nuovamente affrontare i pasti come un momento sereno e significativo della vita, riportandoli così ad un salutare equilibrio.

L’approccio breve strategico, cerca di ripristinare un’alimentazione regolare ed insieme ricostruisce quel deserto emozionale e relazionale che la patologia aveva costruito attorno al paziente.

Difficoltà con i figli:

“La cosa più importante che i genitori possono insegnare ai loro figli è come andare avanti senza di loro.” Frank A Clark 

In caso di problematiche e difficoltà di bambini e preadolescenti, l’intervento Strategico predilige una modalità indiretta. Generalmente, infatti, bambini e ragazzi non vengono portati direttamente dallo psicologo ma si lavora con i genitori, attraverso i loro racconti e le loro percezioni, attribuendo loro un ruolo attivo nella risoluzione delle problematiche. I genitori vengono quindi guidati a essere un agente di cambiamento nella risoluzione del problema del figlio, in modo da non “etichettare” il bambino come “bisognoso di aiuto o problematico” e far mantenere al genitore la posizione fondamentale di guida e punto di riferimento. Ciò permette anche al genitore di apprendere tecniche efficaci di risoluzione dei problemi che poi potrà utilizzare in diversi momenti della crescita del bambino.

Raggiungimento di obiettivi:

“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare” Seneca 

Porsi consapevolmente un obiettivo e avere un “metodo” da seguire per conseguirlo è una scelta che aumenta le probabilità di raggiungerlo.
Raggiungere gli obiettivi che ci si pone contribuisce ad alzare la stima di noi stessi, la consapevolezza sulle proprie capacità e il livello generale di benessere psichico.

Nella strategica ci si pone obiettivi concreti e si trovano le tecniche più adatte per raggiungerlo, con costanti auto-correzioni in modo da non persistere nel momento in cui i metodi finora usati non producono più gli effetti desiderati.