“La terapia, al contario degli scacchi, è un gioco a somma diversa da 0, nel quale non esistono un vinto ed un vincitore, ma la partita finisce o con la vittoria di entrambi i giocatori, terapeuta e paziente, o con la loro congiunta sconfitta” P.Watzlawick
La Psicologia Breve Strategica, formulata da Paul Watzlawick ed evoluta da Giorgio Nardone è un approccio evidence based (Szapocznik et al., 2008, Castelnuovo et al., 2010, Gibson et al., 2016, Lock, 2002, 2009, 2010, Nardone, Salvini, 2013, Robin et. al., 1994, 1999), riconosciuta come best practice per la sua comprovata efficacia in importanti psicopatologie.
Questo modello sceglie di non appoggiarsi ad una teoria prestabilita con la quale osservare e giudicare la realtà, ma crede che la conoscenza completa di un problema e di una difficoltà psicologica possa arrivare soltanto attraverso la sua soluzione. Proprio per questo il modello cerca di trovare “soluzioni semplici a problemi complessi” convinti che non per forza a lunghe e sofferte psicopatologie o difficoltà debbano seguire lunghe e sofferte terapie, ed una volta trovata la strategia che aiuta a modificare e raggiungere gli obiettivi prefissati, verranno svelati anche il funzionamento alla base del problema.
Ogni persona di fronte a diversi eventi e difficoltà cercherà di comprenderli ed interagirvi in base al proprio modo di interpretare, percepire e costruire la realtà che lo circonda (sistema percettivo-reattivo), metterà anche in atto metodi e comportamenti specifici per risolvere la situazione, controllarla o superarla e stare meglio.
Se queste strategie (dette Tentate soluzioni) non funzionano, le persone tendono a ripetere lo stesso comportamento aumentandone l’intensità o la quantità, cristallizzando e irrigidendo il “modello di risposta” ad uno specifico problema. Tutto ciò invece di risolvere le difficoltà, finisce per reiterare e mantenere il problema stesso, creando un circolo vizioso che il terapeuta, assieme al paziente, aiuterà a modificare tramite specifici protocolli di trattamento.“Se fai quello che hai sempre fatto, otterrai quello che hai sempre ottenuto” (A. Robbins)
Il modello Strategico si avvale quindi di tecniche e strategie di trattamento, cucite su misura a seconda degli obiettivi preposti, della tipologia di problema presentato e delle caratteristiche uniche della persona che ha davanti. Si tratta di un tipo di intervento terapeutico con caratteristiche diverse dalla tradizionale psicoterapia non solo per l’assenza di un modello teorico rigido, ma anche per la caratteristica di essere usualmente breve e focalizzato all’obiettivo, che è concreto e concordato. Terapeuta e paziente monitorano assieme il percorso man mano che questo si svolge nell’arco delle prime 10 sedute, periodo nel quale solitamente avvengono i primi concreti cambiamenti.
L’attenzione del modello è rivolta a “come funziona e come persiste il problema”, ed attraverso tecniche di comunicazione ipnotica senza trance e specifiche prescrizioni comportamentali assegnate vuole provocare un cambiamento sia sintomatico (di estinzione del sintomo che crea sofferenza) sia radicale e che quindi modifica il sistema percettivo- reattivo della persona, cioè il suo modo di percepire e quindi agire sulla realtà. Infatti ogni tipo di patologia è concepita non come una malattia da guarire, né ogni tipo di reazione alle difficoltà è percepito come inguaribile o irrimediabile, bensì entrambi sono visti come un equilibrio disfunzionale ed inceppato che va riequilibrato.
A tutto ciò aggiungo le mie competenze come Ipnologa certificata IPNOMED (tramite i corsi del Dr. Giuseppe Regaldo e del Dr. Alessandro Calderoni) e la mia formazione nel ramo della Psicologia Fenomenologica e Sistemico-relazionale.
“Lo stato ipnotico è la coesistenza di tre condizioni simultanee: un fenomeno ipnotico, uno stato di coscienza modificato, la condizione fisica modificata” (da Manuale di Ipnosi medica Rapida- G.Regaldo) , tutto ciò è possibile grazie alla forza immaginativa della persona ed alle capacità ipnotiche del terapeuta. La persona che entra nello stato ipnotico, tramite immagini potenti suggerite dallo psicologo, le rende “plastiche”, cioè hanno un effetto maggiore sia a livello fisico che mentale.
L’ipnosi può essere molto utile se inserita all’interno di un processo terapeutico per rafforzare e consolidare i cambiamenti ottenuti nonché dare un concreto aiuto nell’affrontare delle difficoltà legate a stati di ansia, stress e depressione; può inoltre essere un valido supporto per trattare disturbi fisici e/o disturbi cronici senza interferire con le cure mediche. È molto utilizzata anche per aumentare e migliorare le prestazioni sportive e aumentare la concentrazione in specifici compiti.
Attraverso la formazione continua si assorbono le esperienze e le conoscenze degli approcci con cui si viene a contatto, soprattutto di quelli che riflettono già il proprio modo di percepire il mondo.
Dalla formazione fenomenologica ritengo fondamentale l’idea dell’inesistenza di una realtà obbiettiva e uguale per tutti, ma esistono tante realtà quanti punti di vista esistenti. Se non c’è una realtà unica, immutabile e vera, allora l’importanza della comprensione e dell’accogliere l’Altro senza giudizio diventa irrinunciabile. “tutto ciò che vediamo è sempre attraverso i nostri occhi”
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